Comincia il nostro tentativo di stilare le regole fondamentali per uno speaker radiofonico. La prima è sicuramente questa: Parla come mangi.
Sono tanti gli speaker che davanti al microfono cambiano voce e modo di parlare. Improvvisamente a microfono acceso iniziano ad allungare le vocali (es: Ciao a tuttiiiiiiiiiiiii, sono le ottooooooooooo e a parlarvi c'è Paolooooooooooo), a parlare con una voce impostata stile Fantozzi con patata in bocca, ad andare su e giù con i toni della voce come se fossero sulle montagne russe e ad usare termini che non userebbero mai con un amico.
Niente di più sbagliato, errore gravissimo che suscita ironie e antipatie negli ascoltatori. Parla come mangi! Immagina di raccontare qualcosa ad un amico, proprio come se fosse lì davanti a te, non usare termini complicati, non cambiare la voce, non andare su e giù con i toni, non allungare le vocali e rilassati. Stai parlando al tuo migliore amico: il microfono.
LE REGOLE DEL CONDUTTORE RADIOFONICO
Una regola fondamentale secondo me è quella di creare o far trasparire la propria personalità, in modo da essere riconoscibili....una voce simile all'altra non fa altro che creare una standardizzazione del prodotto radiofonico, che non ti rende riconoscibile in questo mare di radio e di speaker perfetti.....perchè la rai continua ad essere la Rai?....perchè ogni conduttore con la sua personalità cercano di creare un prodotto sempre nuovo e fresco, comunque sull'argomento ci sarebbe tanto da dire.
RispondiEliminatipo le radio anni 80???
RispondiEliminaio quando avevo un nuovo entrato da formare al microfono gli dicevo sempre pensa di essere al bar e parla con i tuoi amici 8magari togli le parolacce ahahaha) e divertiti!
ovviamente parla come mangi ma non ti mangiare le parole
:DDD
Felice
sì, d'accordo, parla cme mangi... ma se sei romano de roma e co' l'amichi te sbraghi un pochetto... darsi un contegno davanti al microfono, please... sarà che a Roma di radioborgata se ne sentono tante... E non ce l'ho con le borgate, io per prima "nasco torpigna" e me ne vanto... ma lasciamo alla Radio almeno quella piccolissima "mission impossible" di ristabilire le regole dell'italiano cordiale e corretto... Coma al solito, insomma, ci vuole misura...
RispondiEliminaParole sagge Floriana. Io ho una piccola radio web e ogni tanto qualcuno mi scrive per venire a fare il conduttore da me.
RispondiEliminaIo Amo lo voci poco impostate, ma il troppo stroppia... Un piccolo breve umile corso di dizione lo suggerisco a volte.
Se non lo hai fatto, guarda radio freccia e nella fattispecie il personaggio principale davanti al microfono e al giradischi....
Barbara Visconti
Barbara Visconti
Virtus stat in medio (dicevano gli antichi speaker radiofonici). Occorre sicuramente concentrarsi sui contenuti, altrimenti si rischia di far percepire all'ascoltare poco coinvolgimento e poco interesse. Ma bisogna anche fare attenzione all'impostazione della voce, dove per impostazione intendo: dizione, tono della voce (non monotòno e monòtono), sorridere mentre si parla, parlare velocemente. Sono tutti elementi che possono essere ricompresi nell'impostazione della voce. L'impostazione non è esclusivamente la voce irrigidita tipica dei dj anni 80 (stile DJ X di super calssifica show).
RispondiEliminaCiao amici di radiospeaker
great post as usual!
RispondiEliminacialis online
Giustissimo! Le voci troppo impostate sono terribili.
RispondiEliminaUno speaker che a me piace molto è Carlo Flora. Voce eccezionale.
www.carloflora.com