Sms in radio.

Ogni tanto capita: guardi la macchinetta degli sms (mi piace chiamarla così) e il risultato è tristemente immaginabile. Pochi messaggini… Ansia da prestazione, terrore, disperazione!

Spero che in casi del genere nessuno si sia lasciato andare a crisi isteriche e pianti notturni, anche se ho visto colleghi sbandierare gli sms ricevuti come un 6 al Superenalotto.  Il meccanismo dei messaggi è forse quello su cui si equivoca di più, perché non sempre si può determinare l’ascolto reale attraverso la quantità di sms; aggiungo anche che esiste, o meglio, dovrebbe esistere una qualità dei messaggi che si ricevono.

Esempio: Se conduco un programma di soli saluti, probabilmente arriveranno decine di messaggi. E noi tutti saremo contenti pensando che ci siano molti ascoltatori.  Proviamo a pensare cosa stiamo trasmettendo alla radio: Mario che saluta Gina, Giovanni che saluta suo zio e sua nonna che contraccambia il saluto. Chi è in auto, in negozio o a casa cosa sente? Nomi di persone! Cosa c’è di diverso dal vedere due sconosciuti per strada che si salutano.

Oppure la domanda pseudo-sondaggio. Vi piacciono di più le righe o i pallini…?  Di sicuro arriveranno un po’ meno messaggi, ma qualcosa arriva, vista la naturale bramosia del mitomane di turno a ricevere un saluto, sia che si parli di palle, sia che si parli di righe.  E chi è in auto sente che a Mario piacciono le righe e a Franco… piacciono meno ops ;-) Il lavoro sicuramente più difficile è puntare sul racconto di storie interessanti. Stabilire che si vuole un pubblico partecipe dal punto di vista della qualità, non significa volere ceti sociali più abbienti, ci mancherebbe, ma intellettualmente più interessanti. Il che, secondo il mio parere, significa che se leggo un solo sms, ma è interessante, anche l’ascoltatore che non interagirebbe mai, potrebbe divertirsi e affezionarsi, o per dirla in termini aziendali, fidelizzarsi.

Il programma acquisisce qualità, perché sto raccontando delle storie e forse, prima o poi, scoprirò di essere seguitissimo anche se i messaggi saranno di meno (ma non è detto). Una cosa è certa: che ci dispiacerà non riuscire a leggerli tutti! Quindi, come ottengo tutto questo? Qui lascio aperto il campo ai vostri commenti... Concludo approfittando di questo spazio per salutare mio zio che a novembre ha compiuto gli anni ;-)

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