In tempi ( quelli in cui leggiamo) in cui essere immigrato equivale spesso a non avere molta voce in capitolo o peggio a non averne affatto in merito alle scelte di Welfare di un Paese troppo distratto quanto sordo ai temi del disagio dell’altro, c’è una radio che ha scelto di “prestare” la propria voce a chi, stanco, non sa più come orientarsi tra i meandri della lenta burocrazia e gli slalom impossibili degli iter legali.
L’ esempio di sensibilizzazione che stiamo per leggere è davvero singolare e forse ci pone davanti a tanti interrogativi sul come nel Belpaese si discuta di “social care” perché non proviene dalle istituzioni, non parla il linguaggio della politica ma arriva con tutta la sua dirompente dinamicità da una realtà creativa , quella radiofonica, che non smette mai di essere in onda sui temi dell’attualità. E’ infatti un’emittente, Radio Onda d'Urto, che decide in queste ore di far partire una raccolta fondi in sostegno degli immigrati trattenuti nel corso dei giorni precedenti nell'ambito della protesta presso la gru del quartiere San Faustino nel bresciano, extracomunitari aggiogati tra le spese legali e le incognite sul proprio futuro, persi oramai nei Centri di identificazione ed espulsione in attesa di deportazione. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione che si avvera “on air” per aiutare i contestatori stranieri arrestati nella città durante le giornate di aspra lotta e che mira a sostenere le spese legali dei ricorsi di coloro che durante le azioni di polizia sono stati prima rinchiusi nei Cie e poi deportati nei paesi d’origine (subito dopo le trattative che hanno portato giù dalla gru gli ultimi manifestanti, difatti, due di questi sono stati già rimpatriati in Egitto)...continua
La protesta, che si sta consumando in diretta radiofonica a microfoni accesi, si realizza anche attraverso la formazione di un presidio stabile in città che ha aperto , inoltre, una “cassa solidale” col fine di ottenere il permesso di soggiorno per tutti quei cittadini immigrati che hanno visto rigettata la propria richiesta di sanatoria e che vivono nel nostro paese senza documenti validi.
L’iniziativa che porta la firma del Comitato Immigrati di Brescia trova in prima linea la partecipazione di Radio Onda d'Urto, ideatrice della raccolta fondi , che fa sapere : "Servono molti soldi per i ricorsi e per l'assistenza legale dei protagonisti della straordinaria lotta per i diritti e per i permessi di soggiorno che hanno subito la vendetta del razzismo istituzionale".
Ad un comunicato ufficiale sul sito di Radio Onda d'Urto sono state affidate le ragioni della mobilitazione: “Il presidio permanente di immigrati e antirazzisti che lottano anche a Brescia per il permesso di soggiorno di tutti e tutte coloro che hanno fatto domanda di sanatoria nel 2009, ha bisogno anche del tuo contributo”.
Articolo di Pierluigi Ferrillo
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