
Al giorno d'oggi sul mercato sono disponibili innumerevoli apparecchiature per processare il suono, dai singoli "strumenti" (e la voce di uno speaker radiofonico è anch'essa strumento) al mix finale, con spese davvero per tutte le tasche e differenti prestazioni. L'idea comune in questo campo è che "come spendi, mangi"; in realtà, pur essendoci un fondo di verità, vorrei sfatare parzialmente questo mito: avere impianti di decine di migliaia di euro e non sapere se sono idonei all'utilizzo che ne dobbiamo fare è assolutamente uno spreco di denaro; inoltre, non sapere come usarli e regolarli correttamente potrebbe portare persino a peggiorare il suono anziché migliorarlo. Al contrario, si possono ottenere anche ottimi risultati con apparecchiature low budget perfettamente tarate e qualche piccola accortezza, e nei prossimi post descriveremo molto dettagliatamente questi strumenti in modo che possiate capire cosa vi serve e cosa vi basta per cimentarvi nell'impresa senza dilapidare un patrimonio, ma soprattutto che possiate capire come effettuare da soli un setup personalizzato.
Inoltre cercheremo di capire cosa fa la differenza fra un audio più o meno piacevole districandoci fra i meandri di argomenti dai nomi altisonanti come preamplificatori, compressori, expander, limiter, gate, de-esser, equalizzatori, exciter, mixer, latenze audio fino ad arrivare... all'orecchio di chi ci ascolta!
Alla prossima!
Luca De Florio
Ottimo articolo Luca ;)
RispondiEliminaGrazie :-)
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