Speaker Radiofonico - Regola n°8: Mai nominare radio concorrenti

L'ottava regola per uno speaker radiofonico, tanto semplice quanto ovvia, non è poi così scontata: Mai nominare radio concorrenti!
E' recentissimo il caso di Marco Santin (Gialappa's Band) che durante il programma 'Grazie per averci scelto' su Radio 2, ha invitato gli ascoltatori a seguire lui, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci, alias la Gialappa’s band, sulle emittenti Rtl 102.5 e Radio Deejay, dove i tre presentano dei programmi quotidiani dedicati al Campionato del Mondo di Calcio.

Flavio Mucciante, direttore di Radio 2, ha deciso di ‘cacciarlo fuori’ dalla sua emittente e ha immediatamente chiuso il programma. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tale leggerezza da parte di un professionista del calibro di Marco Santin. Quindi, che sia da monito per tutti i conduttori radiofonici, Regola n°8: Mai nominare radio concorrenti!


LE REGOLE DEL CONDUTTORE RADIOFONICO

12 commenti:

  1. Ma guardate che Marco Mazzoli da sempre, da molto prima dello Zoo di 105, ha nominato radio concorrenti ma non è successo nulla.

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  2. la "cacciata" di Santin va oltre quella che é stata indiscutibilmente una leggerezza da sanzionare. Altre emittenti sono state mezionate nel corso di "Grazie per averci scelto" a cominciare da Radio L'Aquila 1 alla quale nel post terremoto é stata data giustamente visibilità per il suo ruolo in prima linea sul fronte dell'emergenza. Ma parlare della Giallapa's associandola ad un brand diverso da quello di RadioRAI é stato pestare i calli già dolenti di un management sotto tiro per altre illustri soppressioni.
    E ribadisco... Santin ha sbagliato e una sanzione ci stava, ma la soppressione del programma é eccessiva oltre a rappresentare un'offesa nei confronti di un pubblico che sempre di più sceglie liberamente cosa ascoltare crendosi il proprio palinsesto quotidiano ideale componendolo con le offerte di più editori.
    Uscendo dal caso Santin, non condivido il fatto che non si possa nominare le concorrenza. Se passasse questo concetto, diventerebbe non lecito ma doveroso tacere iniziative anche di carattere sociale e umanitario solo perchè promosse da una radio concorrente.

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  3. Per Giauz, il caso di Santin è molto diverso dagli episodi di Mazzoli, perchè Santin ha espressamente invitato gli ascoltatori di Radio 2 ad ascoltarlo anche su Radio Deejay e su RTL 102.5, è come se io scrivo sulla Repubblica e dico ai miei lettori di leggere il Corriere della Sera!

    Per Dario, purtroppo la concorrenza non può essere nominata a meno che il Direttore o L'Editore non ne sia a conoscenza e non dia il suo consenso. Prova a Spiegare ad un Editore che hai invitato gli ascoltatori a seguire un'altra radio per una questione di beneficenza...dubito che ti risponda:"Bravo, hai fatto bene!" E' un concetto cinico e spietato ma fa parte delle regole da rispettare, nel bene e nel male.

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  4. Era da tempo che si parlava della soppressione del programma e appena hanno avuto l'occasione l'hanno colta al volo perchè in altri casi (Vedi fiorello) non si è preso nessun provvedimento. Mi ricordo che con VIVA RADIO DUE si mandavano in onda anche i jingle di altre radio per prendere in giro la monotonia di RDS o la supercommerciale RTL, per non parlare di RADIO ITALIA solomusicaitalianaaaaa (ve lo ricordate??).

    Perchè con Fiorello ci si faceva una risata e con Santin gli si fa causa?
    ridere)

    Matteo

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  5. Per me questa regola è obsoleta. Non mi pare che in tv si facciano problemi a citare i canali concorrenti...In radio perchè c'è chi se ne fa ancora? altra storia è se si promoziona un appuntamento di un'altra radio come ha fatto Santin. Ma li, come qualcuno ha scritto sopra, c'è anche altro...

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  6. A parte il fatto che la Tv ormai è di un unico proprietario e nominare tv concorrenti non fa altro che far pubblicità allo stesso Editore, ma apriremmo una parentesi molto ampia di cui Radiospeaker.it non si occupa; prova a nominare una radio concorrente mentre sei in onda sulla radio presso la quale lavori e sentiamo se il tuo Editore è contento o meno di questa tua iniziativa. Ti assicuro che ogni Editore è molto affezionato alla propria azienda e non gradirebbe tanto un gesto simile.

    Non prendete in esame i casi di Fiorello, di Fabio Volo o dello Zoo di 105, per noi comuni speaker mortali nominare una radio concorrente potrebbe essere fonte di licenziamento immediato. Fidatevi!

    Concludo dicendo che ognuno è libero di seguire o meno le regole "consigliate" da Radiospeaker.it ed il bello delle regole è proprio infrangerle. Buona Radio a tutti ;)
    Giorgio d'Ecclesia

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  7. Sì, concordo: i casi di Fiorello, Volo e mazzoli sono diversi e cmq nessuno di loro ha mai detto: "più tardi seguitemi su un'altra emittente". Nominare la concorrenza ci può anche stare ma invitare gli ascoltatori e seguirle è un'altra cosa.
    Sante Farna

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  8. E' giusto sanzionare pesantemente chi usa uno spazio pagato da qualcuno (esempio un editore)
    per fargli danno, portando il pubblico da un'altra parte. Non e' liberta', ma solo concorrenza sleale.
    Peccato pero' che sia toccato al Grande Marco Santin, della ancor piu' grande Gialappas

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  9. notizia vecchia....
    e ancora più vecchia è la stupidità di alcuni editori e direttori!
    nominare altre radio concorrenti non danneggia la propria radio, assolutamente!
    se si ha una radio forte, solida e innovativa alle spalle, non si ha paura di nominare qualcosa di più!
    Santin, ha sicuramente sbagliato a mio avviso,perchè non ha semplicemente nominato, MA HA INVITATO GLI ASCOLTATORI AD ASCXOLTARLO SU UN'ALTRA RADIO, che è ben diverso!!
    perciò forse una sanzione ci stava..ma non così dura!!!

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  10. EGIDIO

    SULLA REGOLA 8 DISSENTO NEL MIO PROGRAMMA VADO A RUOTA LIBERA ESATTAMENTE COME MARCO MAZZOLI DI RADIO 105 SONO CONVINTO KE BASTA AVERE LA GIUSTA MISURA

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  11. Ciao a Tutti, posso dire anche la mia? Faccio radio da 20 anni e posso avere una minima esperienza per poter dissentire non solo con la regola di non nominare le "altre radio" (è un lavoro bellissimo dove non ho mai trovato conocorrenza, anzi è un mondo dove ho sempre trovato la stima e ho stimato altre persone che come me condividono questa passione) ma dissento anche su altre "regole" del "buon" speaker.
    Ritengo che, come dice il collega, in tutto ci voglia misura e tutto viene messo in gioco dalla capacità di esprimersi e sucitare interesse da parte dello speaker stesso. Se si inizia ad annoiare o ci si accorge che qualcosa non va, allora è opportuno cambiare registro, diversamente perchè porre limiti all'espressività? Fare lo speaker di una radio è bello proprio per la libertà che ti dà. Un saluto a tutti i colleghi e anche a TUTTE le radio del mondo!

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  12. ahah che profonda sciocchezza! il bello dello speaker è che può parlare, far divertire, coinvolgere, certo senza offendere (eccessivamente) o andare troppo fuori misura. suvvia, date un'altra decina di ste regole, così da ottenere speaker tutti uguali, robot che sanno ciò che si può o non si può fare e magari, omologati e banali. così poi il primo che esce dalle righe...si becca tutti gli ascoltatori!

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