Qualche giorno fa in redazione è giunta questa email che riporto fedelmente:
Egregio Signor,
Sono una studentessa francese in communicazione all’università di Nizza.
Sto facendo uno stage in una radio in Italia e devo fare un rapporto di stage per diplomarmi.
Ho scelto come soggetto di studio : “Le differenze e le somiglianze tra le radio italiane e francese” In una partita, vorrei dare il punto di vista degli italiani su come voi vedete la radio nel futuro. In fatti,oggi in Francia, ci sono tanti discussioni tra professioniste e esperti della radio, su come sarà la radio di domani. Discussioni che hanno cominiciato dopo che l’ascolto della radio in francia ha crollato e con lo svillupo delle webradio.
Sarrei interessata a conoscere il Suo punto di vista.
Bè, non è per niente semplice fare delle previsioni e tanto meno prudente sbilanciarsi sulla questione, ma seguendo il trend radiofonico generale potrei permettermi di esprimere qualche opinione sulla tanto attesa "radio del futuro"...continua a leggere
In tanti pensano che la radio del futuro sia la radio su internet, le nuove tecnologie permettono infatti a chiunque di aprire una "web radio", ma attenzione con l'abuso del termine "RADIO", leggevo qualche giorno fa un articolo pubblicato da Claudio Astorri che vi invito a leggere.
Purtroppo, come fa notare Astorri, si tende a definire "radio" anche un semplice streaming di musica senza senso, senza una "stationality", senza un'identità, senza il calore che una vera Radio dovrebbe trasmettere a chi l'ascolta. Si istalla una regia automatica sul proprio computer, si creano 4 jingle e si tramette la propria libreria musicale sul web: possiamo definire una cosa del genere RADIO?!
Le Web Radio per diventare il Futuro della Radio Italiana devono arrivare a competere con la qualità dell'offerta radiofonica delle grandi radio locali e Nazionali (anche loro su internet). Le potenzialità ci sono tutte ma bisogna lavorare ancora moltissimo, avevo già scritto qualcosa in merito in questo post: Come creare una Web Radio di Successo? Individua la tua Nicchia d'ascolto
Le Web Radio per diventare il Futuro della Radio Italiana devono arrivare a competere con la qualità dell'offerta radiofonica delle grandi radio locali e Nazionali (anche loro su internet). Le potenzialità ci sono tutte ma bisogna lavorare ancora moltissimo, avevo già scritto qualcosa in merito in questo post: Come creare una Web Radio di Successo? Individua la tua Nicchia d'ascolto
Sicuramente le nuove tecnologie saranno coinvolte nella radio del futuro, già adesso tutte le Radio in Fm hanno un Sito Internet completo di streaming, Blog, Forum, Notizie, Video, Audio e chi più ne ha più ne metta. In questi giorni c'è anche una corsa sfrenata delle Radio Fm alle Applicazioni per Telefonini, tutte stanno creando un'APP per Iphone e altri Smart phone e non c'è dubbio che tutto questo farà parte della radio del futuro visto che è già oggi una realtà.
Gli ultimi dati Audiradio dimostrano d'altro canto una tendenza generale all'innalzamento dell'età media degli ascoltatori, la radio sta diventando più adulta, e secondo alcuni questo dato potrebbe essere un segnale del fatto che il pubblico giovanile si stia riversando su internet e sulle nuove tecnologie, può essere ma non ne sono convinto.
Con l'arrivo del digitale terrestre, il tanto discusso DAB, potremmo assistere ad un altro fenomeno, quello a cui stiamo assistendo in ambito televisivo. Un proliferare incontrollato di canali radiofonici, spesso di livello amatoriale, che invece di migliorare l'offerta radiofonica rischiano di peggiorarla e di confondere il pubblico.
Tutte queste nuove radio in digitale si andrebbero a sommare alle migliaia di web radio e alle centinaia di radio locali presenti in Italia.
Le mie previsioni sul futuro della radiofonia italiana in questo momento non sono molto positive purtroppo, prevedo una maggiore confusione, poca "Radio" vera (nel senso più puro della parola) e bassa qualità dell'offerta.
L'unico aspetto positivo di questo proliferare di radio web e digitali è il fatto che i grandi Network e le grandi Radio Locali potrebbero offrire maggiore qualità in Fm per essere più competitive e proporranno un'offerta web e digitale di altissimo livello (avendo anche maggiori possibilità economiche).
Diversa sarebbe una domanda del tipo: come vorresti che sia la radio del Futuro?
Riassumo dicendo che vorrei che ci fossero meno radio generaliste. Accendo la radio e sento sempre le stesse 4 canzoni, livello musicale che rasenta il suolo e format radiofonici praticamente identici fra loro. Il "poppettino" è diventato indigesto, serve più diversificazione musicale e più varietà, la standardizzazione del prodotto uccide la RADIO.
Giorgio d'Ecclesia
Giorgio d'Ecclesia
Strano che nessuno abbia commentato eppure è un bel argomento... internet, fm, dab, nuove tecnologie, le diferenze tra italia e francia, ecc...
RispondiEliminaIo commento solo una parte.
La "studentessa" che afferma "l’ascolto della radio in francia ha crollato e con lo svillupo delle webradio" mi pare un po' troppo esagerato.
La ragazza forse confonde le webradio con il fenomeno dello streaming monotematico tanto di moda. In Francia come in altri paesi europei gli editori radiofonici hanno ampliato la propria offerta web creando aree audio dove si può ascoltare un insieme di brani intervallati da pubblicità mirate e jingles che dovrebbero creare l'emozione di una radio e catturare così una fetta di mercato che oggi ascolta l'iPod e webradio. Forse, a mio parere, i numeri che le radio in fm hanno perso nell'etere (dato statistico per proiezione) non è stato ricuperato nel web o peggio, la dura realtà della statistica in tempo reale (specie alla voce tempo medio di permanenza) ha fatto crollare i sogni di certi editori.
Purtroppo o per fortuna, dipende dal punto di vista, è il mercato a decidere e quindi il pubblico a scegliere se ascoltare una radio locale, un network, una webadio, un insensato streaming musicale o una bella playlist di brani dal proprio iPod (tanto odiata dagli editori).
La mia risposta alla tua domanda. La radio del futuro (quella che oggi è in fm) secondo me diventerà una Radio di Servizio con un occhio rivolto al proprio territorio e l'altro verso quelle esigenze/servizi che oggi le webradio e gli streaming monotematici non possono ancora o forse mai offrire al grande pubblico.
Buona radio a tutti.
Paolo (Dude)
io invece sono PERUFFO COL CIUFFO
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