Uno Zoo in fuga… da 105?

Come non parlare del “caso radiofonico” degli ultimi giorni, ovvero la “censura” dello Zoo di 105? Il conduttore Marco Mazzoli, padrone di casa di uno dei programmi più seguiti dell’etere, qualche giorno fa scriveva sul suo blog (http://www.mazzoli.tk/) che il programma era stato sospeso, censurato dal Garante per le telecomunicazioni. «Ci hanno sospeso e multato perché diciamo le parolacce? – scriveva Mazzoli - 10 anni che le diciamo, quasi 11 e il Garante delle Telecomunicazioni se ne accorge adesso?» 
A quel post, sono seguite diverse polemiche e ci si è subito appellati alla libertà di pensiero e di parola; si è parlato di censura, di attacco alla libera comunicazione (scrive un bel post sull’argomento anche Beppe Grillo sul suo blog: http://www.beppegrillo.it/) . Si è passati insomma da un medium all’altro, dalla Radio ai Giornali, saltellando per i siti Internet. La situazione non è stata delle più limpide, in realtà. L’emittente inizialmente ha negato ogni tipo di censura ai danni dello Zoo. Poi martedì Mazzoli e Co. sono andati in onda con una puntata incredibilmente censurata, linguaggio forbito “stile anni ‘70” (come l’ha definito lo stesso Mazzoli sul suo blog) e addirittura spazi del programma dedicati a Oroscopo e Santo del Giorno. Una maniera, forse discutibile, ma sicuramente non banale per protestare...continua a leggere


Ad ogni modo, oggi, finalmente si è saputo qualcosa di più: da lunedì lo Zoo di 105 tornerà regolarmente in onda! Per il programma solo uno stop “tecnico”, dicono. Ma in realtà è emerso che alla sospensione è stata aggiunta un’ammenda pecuniaria per il fatto che la trasmissione dice troppe parolacce. Pare, quindi, che il Garante si sia limitato ad inviare una lettera di richiamo in conseguenza della quale, la direzione editoriale di 105 ha deciso il fermo della trasmissione. 
Lo “Zoo” non è certo nuovo a questo tipo di problemi, l’ultimo era proprio del giugno 2009, quando contro la trasmissione insorsero gli animalisti. 

E’ inevitabile fare delle riflessioni su tutta questa vicenda… Abolire le parolacce e cambiare il volto di una trasmissione radiofonica ha davvero un’utilità? E comunque, se davvero ci si sente offesi da questo genere di programma perché ascoltarlo? Perché non girare la manopola della radio e cambiare stazione? Perché tutto quello che accade in tv (lunedì sera l’avvio del Grande Fratello ne è stato esempio lampante) debba sempre essere considerato “passabile” e mai da censura? 
Articolo di Paola Coda

5 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo! E' la solita bega dovuta agli pseudo-benpensanti che credono di avere "loro" la (V)erità su tutto, animalisti compresi.

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  2. La gente ha bisogno di incolpare qualcuno per dare un'alibi alle proprie Zone d'Ombra.

    bell'articolo
    giò

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  3. E' inutile nascondersi dietro ad un dito. La trasmissione, lo ha detto anche Mazzoli, va in onda da quasi undici anni. E' il programma più seguito della radio. Le emittenti danno quello che il pubblico chiede. E allora perchè non fermare Porta a Porta che proprio martedì sera ha mandato una pseudo giornalista ad Avetrana a contare i passi che separano la casa di Sarah Scazzi dal garage dove sarebbe morta? E allora perchè non censurare le minchiate dei politici che vengono vendute meglio del fumo al parco nei programmi di "approfondimento culturale"?
    E visto che siamo in tema, dico a chi ha voluto fermare il programma: MA VAFFANCULO!!!!

    Complimenti per l'articolo comunque alla giornalista Paola Coda

    nic

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  4. Concordo in tutto, già avevo fatto io stessa il paragone con il grande fratello, la prima puntata ha avuto un numero di share pauroso, ma ormai non mi stupisco più. E allora giusto, perchè non censurare QUEL tipo di programmi? Da appassionata di teatro potrei anche fare nomi di attori famosi che sulla parolaccia e sulla volgarità ci costruiscono un personaggio, nonchè un modus per recitare ed hanno la loro "nicchia" di pubblico. A me personalmente non piace quel tipo di teatro, ma mi limito a non andarci. Quindi perchè ora che va tanto di moda questa censura ci si deve accanire su tutto? Non vale più il detto: "il mondo è bello perchè è vario"?
    Complimenti per l'articolo, QUOTO in pieno!

    Adelita

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  5. basta un gesto molto semplice, girare la manopola, o meglio, spingere un tasto per cambiare stazione. Resta il fatto che le parolacce non sempre sono utili, o comunque non sempre sono adatte al tipo di programma. Ci sono speaker che non sempre tengono in considerazione questa regola del "parlare in modo civile" quando si sta in diretta. Ovviamente le parolacce o un linguaggio volgare devono adattarsi al tipo di programma...e se il prg ne consente l'uso facessero pure...... I miei complimenti a Paola Coda riguardano invece il suo stile di conduzione =) Valentina

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