Quel losco figuro del "Doppiattore"

Sì, avete letto bene, non è un errore di "stumpa", come ho letto tempo fa in una vignetta umoristica. Sebbene in "licenza linguistica", parliamo proprio del doppiattore (con 2 "t"). E' infatti opinione comune tra gli addetti ai lavori del mondo del doppiaggio, che per essere doppiatori occorre essere innanzitutto attori.

Condivido questa affermazione. Così come condivido il fatto che non ci si improvvisa dall'oggi al domani (come del resto in ogni altro mestiere, se lo si vuole fare bene) e che non basta avere una bella voce (può aiutare, ma la cosa importante è che sia adatta a un certo personaggio) ma bisogna piuttosto saperla usare.

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Quello che non condivido, tuttavia, è che si dà per scontato che per fare l'attore nel doppiaggio occorre essere prima attori da qualche altra parte. Come se il doppiaggio non possa essere di per sé un'ottima palestra recitativa. L'esempio ricorrente che sento dire è quello del teatro: scuole, accademie varie, compagnie...
Certamente se si ha già un bagaglio d'esperienza in questo settore è chiaro che poi la strada verso il doppiaggio è meno in salita. Ma è vero anche il viceversa: potrei iniziare dal doppiaggio e poi fare teatro. Non capisco perché la "freccia del tempo" e quindi dell'esperienza debba necessariamente essere teatro -> doppiaggio.

La vera questione è un'altra: nel doppiaggio si hanno delle possibilità iniziali molto limitate, si pretende che tu "sappia già fare", non c'è quasi più nessuno disposto a seguirti e a farti crescere: non c'è il tempo, non c'è la voglia, c'è la crisi... Anzi, se possono scoraggiarti in genere molti lo fanno, vista la concorrenza che c'è. Una colpa ce l'hanno anche alcune persone poco educate che vanno in giro a chiedere provini sgarbatamente, quasi fosse un diritto.

Non che il mondo del teatro (o del cinema, o altro) sia più facile, per carità! Ma mettere su una compagnia, magari anche solo amatoriale, per iniziare a farsi le ossa e andare in giro, è logisticamente ed economicamente più fattibile che metter su uno studio di registrazione, non vi pare?

Se poi c'è della stoffa prima o poi salta fuori. Purtroppo nessuno là fuori ci aspetta a braccia aperte. Quindi l'unica cosa da fare è studiare, buttarsi nella mischia e farsi scivolare addosso tutto quello che disturba il cammino. Anche chi è "arrivato", da qualche parte avrà pure cominciato, no? C'è chi però se lo dimentica...

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