Secondo Markus Ruoss, consulente elvetico e grande promotore dello standard HD Radio/IBOC di Ibiquity fuori dagli Stati Uniti, cinque emittenti commerciali elvetiche avrebbero chiesto al regolatore locale UFCOM, l'autorizzazione a trasmettere nella banda FM con tecnologia digitale HD Radio. Se la richiesta verrà accolta le trasmissioni potrebbero partire già il prossimo settembre e riguardare i programmi di Radio Argovia, Radio Basel, Capital FM, Radio 24 and Radio Sunshine (quest'ultima aveva già condotto prove di trasmissione HD Radio a Lucerna).
Che cosa vuol dire "HD Radio"? Il sistema consente di trasmettere un segnale "ibrido" analogico digitale che ha diversi vantaggi pratici. La componente analogica si può ascoltare normalmente con le classiche radioline e autoradio FM. Quella digitale richiede ovviamente un ricevitore speciale, ma offre i livelli qualitativi di un flusso musicale digitale mp3, libero da evanescenze e fruscii (l'unico guaio è che se il segnale ricevuto non supera una certa soglia di intensità si rischia di non sentire proprio niente) e consente perdipiù di trasmettere non un solo ma fino a tre programmi diversi, un po' come succede con la televisione digitale terrestre. Il vero problema per l'adozione di un sistema di questo tipo nella nostra banda dell'FM è la scarsa disponibilità di spazio. Il segnale ibrido HD Radio ne occupa parecchio e la componente digitale rischia di provocare interferenze pazzesche nelle radio sintonizzate sulle frequenze vicine.
Quella che arriva dalla Svizzera non è una notizia di poco conto perché non dobbiamo mai dimenticare la natura geografica della Svizzera, posta al centro del continente europeo e occupata in gran parte dalle montagne. Per queste ragioni molte delle sue città importanti si trovano in zone di confine (la stessa Lugano è formalmente a poche centinaia di metri dal confine con la riva di Porlezza del Ceresio). Penso in particolare a Basilea, che addirittura ha un confine tripartito con Francia e Germania. In Europa lo spazio di "protezione" tra canali FM non è ampio come negli Stati Uniti e per quanto le frequenze possano essere poco occupate in Svizzera, in una città come Basilea si deve tener in conto anche lo spettro di due nazioni confinanti.
E' in ogni caso una iniziativa da tener d'occhio perché l'Italia rappresenta per molti versi una eccezione rispetto a nazioni dove la rigida regolamentazione dello spettro ha portato a mercati della radiofonia (in particolare sul piano delle licenze commerciali), sicuramente meno caotici e affollati rispetto al nostro. Se HD Radio dovesse imporsi all'attenzione del pubblico e dei regolatori europei come una tecnologia affidabile e aperta a una programmazione più ricca e articolata (grazie ai suoi canali digitali ausiliari), con una buona disponibilità di ricevitori e soprattutto la retrocompatibilità con le radio FM esistenti, l'esperimento svizzero potrebbe aprire la strada a una campagna di emulazione da parte di altri paesi.
Che cosa vuol dire "HD Radio"? Il sistema consente di trasmettere un segnale "ibrido" analogico digitale che ha diversi vantaggi pratici. La componente analogica si può ascoltare normalmente con le classiche radioline e autoradio FM. Quella digitale richiede ovviamente un ricevitore speciale, ma offre i livelli qualitativi di un flusso musicale digitale mp3, libero da evanescenze e fruscii (l'unico guaio è che se il segnale ricevuto non supera una certa soglia di intensità si rischia di non sentire proprio niente) e consente perdipiù di trasmettere non un solo ma fino a tre programmi diversi, un po' come succede con la televisione digitale terrestre. Il vero problema per l'adozione di un sistema di questo tipo nella nostra banda dell'FM è la scarsa disponibilità di spazio. Il segnale ibrido HD Radio ne occupa parecchio e la componente digitale rischia di provocare interferenze pazzesche nelle radio sintonizzate sulle frequenze vicine.
Quella che arriva dalla Svizzera non è una notizia di poco conto perché non dobbiamo mai dimenticare la natura geografica della Svizzera, posta al centro del continente europeo e occupata in gran parte dalle montagne. Per queste ragioni molte delle sue città importanti si trovano in zone di confine (la stessa Lugano è formalmente a poche centinaia di metri dal confine con la riva di Porlezza del Ceresio). Penso in particolare a Basilea, che addirittura ha un confine tripartito con Francia e Germania. In Europa lo spazio di "protezione" tra canali FM non è ampio come negli Stati Uniti e per quanto le frequenze possano essere poco occupate in Svizzera, in una città come Basilea si deve tener in conto anche lo spettro di due nazioni confinanti.
E' in ogni caso una iniziativa da tener d'occhio perché l'Italia rappresenta per molti versi una eccezione rispetto a nazioni dove la rigida regolamentazione dello spettro ha portato a mercati della radiofonia (in particolare sul piano delle licenze commerciali), sicuramente meno caotici e affollati rispetto al nostro. Se HD Radio dovesse imporsi all'attenzione del pubblico e dei regolatori europei come una tecnologia affidabile e aperta a una programmazione più ricca e articolata (grazie ai suoi canali digitali ausiliari), con una buona disponibilità di ricevitori e soprattutto la retrocompatibilità con le radio FM esistenti, l'esperimento svizzero potrebbe aprire la strada a una campagna di emulazione da parte di altri paesi.
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